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Quali sono i formaggi italiani più amati all’estero e più venduti in tutto il mondo? Ce lo siamo chiesti ed è stato difficile trovare una risposta soddisfacente. I formaggi italiani sono conosciutissimi e amatissimi in tutto il mondo nelle versioni a pasta molle, dura, freschi e stagionati. Contano ormai quasi 500 varietà e oltre 300 denominazioni riconosciute di origine protetta. Accompagnano varie pietanze a partire dagli antipasti (immancabili anche durante gli aperitivi) accanto a taglieri di affettati, marmellate con cui assaggiare varietà di formaggi, buon vino per non parlare dei primi e secondi piatti. Il formaggio accompagna le insalatone, lo si può mettere sulla pasta e sulla pizza. Insomma è un must have della cucina italiana al quale è difficile rinunciare.
Abbiamo provato a selezionare per voi i più amati in assoluto in tutto il mondo. Scopriamo insieme tutte le loro caratteristiche e curiosità;
Il caciocavallo silano è il formaggio più amato al mondo. Il nome deriva dalla sua forma e dal fatto che sia un prodotto originario della Sila (DOP). Ha la forma di una testa di cavallo e per tale motivo i legacci per appenderlo sembrano delle briglie. Si tratta di un formaggio semiduro a pasta filata prodotto esclusivamente con latte di mucca. Ha la forma ovale e una crosta sottile di color paglierino.
Come mangiarlo? Da solo o sciolto a fette sul pane di grano duro. Una vera bontà! Inoltre è ottimo per arricchire involtini di melenzane, la tipica parmigiana, la pasta ripiena, le polpette o accanto a salumi (vi consigliamo quelli tipici calabresi) o altri formaggi.
Sono i formaggi più venduti al mondo. Entrambi sono stagionati e prodotti con latte di bovino italiano, lavorato a crudo con caglio animale, in più nascono nei monasteri in epoca medievale. Apparentemente, in forma e dimensione, i due formaggi appaiono simili (così come i valori nutrizionali e il fatto che entrambi siano privi di lattosio). Ciò che cambia sono le zone di produzione: il parmigiano reggiano è prodotto per lo più in Emilia, nelle province di Parma, Reggio, Modena e Bologna mentre il Grana Padano è prodotto in 32 province divise tra Lombardia, Piemonte, Trentino, Emilia e Veneto.
Il Grana ha un sapore più burroso e fondente, il parmigiano è più deciso. La stagionatura più o meno lunga, modifica anche il livello di granulosità che, nel parmigiano, tende ad essere più elevato rispetto al Grana Padano.
Il provolone Auricchio nasce da Don Gennaro Auricchio che fonda la sua azienda nel 1877 a San Giuseppe Vesuviana, nel napoletano. Tuttavia viene prodotto a Cremona e la sua preparazione è segreta ed esclusiva. Il segreto pare che consista nel fatto che sia prodotto e modellato a mano dai mastri casari, secondo pratiche e usi centenari. Un mix di artigianalità e tradizione: questo il punto di forza dei fratelli Auricchio.
Come mangiarlo? come aperitivo accanto a salumi e marmellate, al termine di una cena, accanto ad un vino rosso, o in cucina per rendere più gustoso un primo o secondo piatto.
Il pecorino è un formaggio italiano a pasta dura, prodotto con latte di pecora, che ha origini molto antiche risalenti alla tradizione pastorale dell’Italia centrale e meridionale. Era un formaggio destinato all’esercito.
Il latte di pecora si differenzia da quello vaccino per la percentuale di grasso e caseina e per questo motivo, il pecorino, può essere incluso in una dieta equilibrata. Ha un sapore intenso e caratteristico, leggermente salato, piccante e dal colore giallo paglierino. Esistono molte varietà di pecorino che si differenziano per il periodo di stagionatura, metodo di produzione e zona di produzione (le regioni più importanti per la produzione sono la Sardegna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche). Le varietà più ricercate sono quelle del pecorino romano DOP e toscano.
Dal punto di vista nutritivo fornisce proteine, contribuisce alla salute delle ossa grazie alla presenza di calcio e fosforo, aiuta a mantenere il sistema immunitario forte e può aiutare a prevenire l’osteoporosi. Lo si può consumare da solo come formaggio da tavola, nei primi piatti per accompagnare sughi, insalate o antipasti.
La ricotta di pecora stagionata (definita anche ricotta secca), è un formaggio magro e di breve stagionatura (dai 10 ai 30 giorni) a pasta semidura, di colore bianco. Viene utilizzata per insaporire la pasta grattugiandola, con verdure, basilico, prosciutto ed è molto buona anche nelle ricette da forno come timballi, torte salate – e perché no? anche in forno a fette con spezie e aromi! Avendo poche calorie è un alimento che si trova comunemente anche nelle diete e la si può mangiare senza avere sensi di colpa!
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