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Pecorino Romano: 5 cose che non sai

Cosa non sai sul pecorino

Il Pecorino Romano è un formaggio con una storia molto antica, quella di Roma. Si tratta, infatti, di un formaggio prodotto con latte di pecora che costituiva l’alimento base dell’esercito romano. Quando le legioni erano in viaggio, ogni legionario riceveva una porzione di farro e pane, accompagnata da una porzione di pecorino.

Già allora i Romani riconoscevano al formaggio di pecora un’elevata capacità di conservazione e un eccellente valore nutrizionale. Infatti, il fabbisogno giornaliero di ogni soldato era di circa 27 grammi e numerosi poeti e scrittori, tra cui Omero, hanno descritto la lavorazione del latte di pecora nelle loro opere.

“Questo formaggio restituiva forza e vigore ai soldati stanchi, e oggi sappiamo perché: il Pecorino Romano è un’iniezione di energia e anche facilmente digeribile”.

Pecorinoromano.com-Storia

Abbiamo deciso di raccontarvi 5 piccole curiosità sul Pecorino Romano che probabilmente ancora non conoscete:

1) Pecorino Romano all’estero

Il Pecorino Romano è uno dei prodotti italiani più apprezzati, venduti e imitati all’estero. Avete mai sentito parlare del Romanello? O del formaggio Romano? Ebbene, queste sono le imitazioni più comuni.

L‘Italia lo esporta con grande successo negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Belgio. Essendo difficile da trovare nei supermercati stranieri, è uno dei prodotti “Made in Italy” più popolari e le sue vendite sono aumentate di circa il 23% dal 2015. Questo dato è sorprendente, soprattutto perché la Francia è conosciuta come la patria del formaggio, così come i Paesi Bassi.

2) La produzione si svolge in Sardegna

Sebbene si chiami Pecorino Romano e sia un formaggio prettamente romano, il 95% di esso viene prodotto in Sardegna perché è la regione ovina con razze autoctone e pascoli incontaminati. Alla fine del XIX secolo la produzione si era già spostata in Sardegna e nel Lazio.

Oggi sono molti i giovani che hanno deciso di lavorare in questo settore e di occuparsi della gestione e della tutela di un gregge per promuovere il commercio del pecorino.

3) Pecorino Romano DOP

La denominazione di origine protetta (DOP) gli è stata concessa nel 1996. Per questo motivo si trova spesso nei supermercati con questa denominazione.

4) Pecorino Romano: fasi di lavorazione

La lavorazione del Pecorino Romano avviene in fasi ben precise. Innanzitutto, il latte di pecora viene portato nei caseifici, dove viene filtrato e lavorato a crudo per circa 15 minuti a una temperatura di 68°. Nelle vasche di coagulazione viene aggiunto uno speciale fermento chiamato “scotta innesto” che coagula con la pasta di caglio d’agnello e il coagulo viene poi rotto. Nella fase successiva, il prodotto viene salato a secco e stagionato per 5-8 mesi.

5) Un formaggio senza lattosio

Il Pecorino Romano DOP è un formaggio “naturalmente privo di lattosio”. Ciò è tipico del processo di produzione di questo formaggio, che ha un contenuto di galattosio inferiore a 2,7 mg/kg.

Come si può utilizzare? Sicuramente per i primi piatti tipici; il Pecorino Romano insaporisce la Carbonara, la Cacio e Pepe – si può usare come antipasto, come secondo piatto con salumi o piatti di carne.

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