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La Pastiera – tutto ciò che c’è da sapere

La Pastiera

La pastiera è un vero proprio simbolo della Pasqua per molti italiani, soprattutto per i napoletani. L’hai mai assaggiata? Se non la conosci ancora, te la presentiamo noi!

La ricetta classica prevede una base di pasta frolla con:

  • uova
  • farina
  • burro
  • zucchero

Innanzitutto bisogna preparare la pasta frolla. Una volta pronta, è il momento della crema per il ripieno. Il ripieno è composto da: latte, zucchero, ricotta di pecora, chicchi di grano, burro, frutta candita, uova e fiori d’arancio.

Ecco come procedere per il ripieno della pastiera:

  • Cuocere il grano con il latte e il burro.
  • In una ciotola setacciare la ricotta e aggiungere lo zucchero.
  • Nel grano cotto aggiungere il cedro e se si preferisce, si può anche frullare leggermente il composto.
  • Aggiungere il grano al composto di ricotta e zucchero.
  • A parte, rompere le uova e aggiungere l’aroma di fiori d’arancio e il latte.
  • Ora unisci il composto di uova e latte a quello di grano e ricotta.
  • Il ripieno è pronto per essere versato nella frolla, riposta nello stampo apposito. Tieni da parte dei pezzetti di pasta frolla per ricavarne delle strisce con cui decorare il dolce. Proprio come fai con una crostata. 

Cuocere poi in forno per circa 60 minuti a 180°. Se ti piace dacci dentro con lo zucchero a velo una volta sfornata.

Curiosità sull'origine della Pastiera

Esistono diverse leggende legate al consumo della pastiera.

Sembrerebbe che, per celebrare il ritorno della primavera, le sacerdotesse di Cerere portassero in processione un uovo, simbolo della vita nascente che poi con il cristianesimo divenne “rinascita” e resurrezione. Il grano mescolato alla morbida crema di ricotta, potrebbero invece derivare dal pane di farro chiamato “confarreatio, oggi conosciuto come la nostra pastiera.

Secondo un’altra leggenda, la pastiera era molto gradita alla sirena Partenope, che aveva scelto il Golfo di Napoli come sua dimora, da dove si diffondeva la sua voce melodiosa e dolce. Per ringraziarla, la gente portava alla sirena sette doni: la farina come simbolo di ricchezza; la ricotta simbolo di abbondanza; le uova che ricordavano la fertilità; il grano cotto nel latte, simbolo della fusione dei regni animale e vegetale; i fiori d’arancio profumo della terra campana; le spezie, omaggio di tutti i popoli; e lo zucchero per celebrare la dolcezza del canto della sirena. Partenope apprezzò i doni e li mescolò, creando questo dolce unico.

Se vivi all’estero non rinunciare alla tradizione, trovi tutti gli ingredienti per la pastiera napoletana insieme a tanto altro sul nostro sito

Pastiera napoletana
La Pastiera Napoletana

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