Pizza o pinsa? Perchè non entrambe? Due alimenti buonissimi da mangiare in luoghi ed occasioni diverse, a casa o al ristorante. La Pinsa, infatti, è una specialità della cucina romana composta da un mix di farine, un’alta percentuale di acqua (che la rende leggera e friabile) e un ridotto apporto di grassi. La sua lunga lavorazione consente di avere un prodotto digeribile, croccante fuori, morbido dentro e dal condimento che più vi aggrata.
Per molti italiani, infatti, è comodo avere una pinsa già pronta sempre in casa e condirla all’occorrenza quando si hanno ospiti inaspettati o per un pasto sfizioso e veloce della domenica sera.
Differisce dalla pizza per la sua forma allungata e non rotonda, per il tipo di farine utilizzate nell’impasto, l’acqua e il lievito madre. Insomma, la pinsa non è un tipo di pizza, è proprio un alimento a parte.
Le origini: la cucina romana
Originariamente nasce nell’antica Roma ad opera delle famiglie contadine che lavoravano la terra e che non avevano molto da mettere in tavola. Veniva preparato un impasto con farine e cereali grezzi (che non potevano essere venduti), miglio, orzo e si dava all’impasto una forma allungata (anche per sfamare il più possibile i membri della famiglia). Ecco perchè il termine pinsa deriva dal latino “pinsère” e cioè allungare. Lo si utilizzava non solo come pasto completo ma anche al posto del pane, per accompagnare carne o sughi.
Come condire la pinsa
Come condimento sono ottimi gli abbinamenti con pomodoro e mozzarella o mozzarella e verdure, ma anche con prosciutto, mozzarella e altri prodotti freschi che si usano anche per le pizze tradizionali, in grado di dare un tocco in più al piatto! Ad esempio tra quelle più amate vi suggeriamo:
- Pinsa con base di mozzarella, pomodorino fresco e basilico (con aggiunta di prosciutto crudo di Parma, scaglie di parmiggiano e rucola se lo gradite e se volete una pinsa meno light);
- Tipica pinsa margherita o marinara con mozzarella di bufala o con alici;
- Pinsa con distesa di mozzarella, wrustel e patatine per il palato dei più piccoli;
- Pinsa con distesa di fior di latte, salsiccia e friarielli;
- Pinsa con patate, provola e funghi.
Lo sapete che c’è anche chi la mangia al gusto carbonara o cacio e pepe?
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