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Il Made in Italy dopo la pandemia? Conferme e soprese delle eccellenze italiane nel mondo

Post pandemia il made in Italy e le eccellenze italiane nel mondo

Made in Italy è un’espressione che evoca la qualità dei prodotti italiani in tutto il mondo. Rappresenta un vero e proprio brand per le realtà artiginali e industriali italiane.

Storicamente questo termine è stato coniato in lingua inglese, proprio dai produttori italiani, per difendere l’italianità dei loro prodotti e contrastarne la riproduzione fasulla nei quattro settori più importanti: abbigliamento, arredamento, agroalimentare e motori.

Affidarsi al Made in Italy è da parte del consumatore un gesto di fiducia, volto alla tradizione, al buon gusto e al controllo qualitativo dei prodotti.

Purtroppo, con l’avvento del pandemia Covid19 il Made in Italy è stato messo a dura prova.

Le azioni messe in campo dai governi non sono riuscite a fronteggiare la crisi.

A questo quadro, già abbastanza complesso, si è aggiunta anche la Brexit.

E adesso? Qual è la situazione allo stato attuale?

Abbiamo dato uno sguardo in giro, per comprendere a che punto fosse oggi il Made in Italy.

Sono spuntate fuori conferme, ma anche alcune e sorprese circa le nostre eccellenze nel mondo.
C’è da essere ottimisti e continuare a lavorare a testa bassa, per portare il meglio dell’Italia all’estero.

Made in Italy significa tante, tante, cose…

Made in Italy: grande attenzione in Cina e Oriente

Possiamo dire di avere dei very very big fan?
I mercati orientali sono infatti sempre più attenti all’offerta italiana.
C’è grande richiesta nel settore alimentare e in quello manifatturiero. Moda e fashion alzano con orgoglio l’asticella.

Nel primo semestre 2021 la moda italiana ha addirittura battuto la Francia nelle relazioni commerciali di settore con la Cina, raggiungendo una quota di mercato del 12% e un valore di 6 miliardi di dollari.

Nel settore alimentare non mancano le conferme:

Alibaba, il gigantesco gruppo di e-commerce, ha pubblicato nel mese di agosto una guida agli 8 cibi e bevande Made in Italy più esportati globalmente: olio, pasta, vino, formaggi e… pistacchi, tra i protagonisti.

pistacchio di Bronte
The Italian pistachio dominates the world. Bronte docet. ?

Nel post ci sono anche riferimenti ai regolamenti per l’esportazione di articoli food dall’Italia.

È sicuramente indicativa questa attenzione che uno dei più grandi gruppi commerciali al mondo riserva al settore.

Ma non basta. Se nell’immaginario comune l’oriente è la terra del riso, rimarrai sorpreso nel constare che…

“Quest’anno dall’Italia sono partite le prime spedizioni di riso tricolore verso la Cina”

Qds.it

Caviale, spumante e… birra ?

Altri trend positivi secondo l’ultimo articolo citato?

Aumenta del 10% l’export di birra Made in Italy in Germania e crescono anche dell’8% le spedizioni di spumante italiano in Francia dove raggiungono il massimo storico mentre quest’anno addirittura triplica il consumo di caviale nazionale nel mondo (+187%)

Qds.it
Obama sorpreso
Non te l’aspettavi, eh?!

Interessante il raggiungimento dal massimo storico di commercializzazione per lo spumante italiano nella patria dello Champagne.

Ma ancor di più l’ascesa di nicchie specifiche che nell’immaginario comune non sono associate al tricolore.
Come la birra: il suo +10% di export non indica solo una fievole tendenza.

+187%. L’esplosione del consumo di caviale nazionale nel mondo ti meraviglia? Leggi qui:

L’Italia è oggi il primo produttore europeo di caviale e il secondo al mondo, dopo la Cina, il caviale italiano rappresenta oggi oltre il 22% della produzione mondiale con oltre 25 tonnellate annue di uova di storione prodotte e il più grande produttore nazionale si trova a Calvisano (Brescia)

LACUCINAITALIANA

Maledetta Brexit

E sul fronte UK, con lo scenario aperto della Brexit come va per l’export italico?

Non bene.

Ecco cosa titola La Stampa il 4 settembre 2021:

La Brexit fa crollare il Made in Italy alimentare

Giù le nostre esportazioni nel Regno Unito, ma il vino soffre meno

La Stampa

Non semplice, infatti, da interpretare e applicare, la normativa fiscale sull’export conseguita all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Ma si tratta di un “disastro commerciale” su entrambe i fronti.
Oltremanica i giornali infatti titolano così:

Brexit: food and drink exports to EU suffer ‘disastrous’ decline

The Guardian

Noi ci stiamo lavorando da un po’ e, a brevissimo, tutti i Vico lovers in UK potranno leggere ancora una volta il proprio nome sulle nostre box.

Vuoi essere aggiornato quando questa accadrà?

  1. Contatta il nostro servizio clienti, lascia il tuo recapito e chiedi di essere avvisato quando potremo spedire nel Regno Unito: sarai istantaneamente avvisato non appena la magia sarà nuovamente possibile. ??
  2. Ancora meglio, iscriviti alla nostra newsletter: celebreremo il ritorno delle spedizioni in Gran Bretagna con un invio speciale. E, nel frattempo, chissà che non arrivi qualche codice sconto! ?

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