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Il frigo: tutto ciò che devi sapere per utilizzarlo al meglio

Il frigorifero è un elettrodomestico imprescindibile che usi quotidianamente, più volte al giorno, soprattutto durante la pandemia. Ma sai davvero come utilizzarlo? Sapresti dire quali sono gli alimenti da porre al suo interno e quali lasciare fuori? Oppure come conservarli? E in quali sezioni esattamente? Sai come pulire il frigo? Eccoti tutte le risposte per non avere mai più problemi con la conservazione degli alimenti.

Saper utilizzare il frigorifero è davvero importante per la tua salute, la qualità del tuo cibo e anche il consumo energetico, che significa risparmio. La corretta conservazione degli alimenti, infatti, nei modi e negli spazi giusti, ti permetterà salvaguardarne il gusto e le proprietà, di evitare quelle reazioni chimiche dovute al loro deterioramento che sono dannose per il tuo organismo e di evitare un sovraccarichi e malfunzionamenti. E non bisogna dimenticare il fattore lockdown, che ne ha influenzato il nostro rapporto con il refrigeratore. Infatti, in questo periodo, in cui mangiare a casa è diventata l’unica possibilità e facciamo la spesa con frequenza minore e con volumi maggiori, lo usiamo molto di più, riempiendolo di più.

Perciò vogliamo aiutarti a fugare ogni dubbio riguardo questo elettrodomestico. In questo articolo ti spieghiamo:

 

Gli alimenti che NON vanno conservati in frigo

Partiamo da qui: i cibi che non andrebbero mai riposti nel refrigeratore. È un errore comune credere che questo elettrodomestico sia la soluzione migliore per la conservazione dei cibi, indipendentemente da quali siano, o che siano crudi o già cotti. Lo scopo della refrigerazione è evitare che ciò che intendiamo mangiare sia soggetti a una degradazione dannosa per la tua salute, o quantomeno rallentarla, ma ciò non è valido per ogni tipo di verdura e frutta o di insaccati e derivati animali. Anzi, per alcuni casi le basse temperature comportano una maturazione più rapida e innaturale che ne compromette proprietà e gusto. Vediamo allora quali sono:

  • Pomodori: a temperature inferiori di 12 gradi gli enzimi che conferiscono al pomodoro il suo sapore vengono disfatti. Conservarli in frigo li potrà rendere più brillanti e accattivanti alla vista, ma in realtà perderanno il loro gusto;
  • Agrumi: tendono a inasprirsi;
  • Cibi caldi o ricchi di acqua: calore e umidità intaccano il funzionamento del tuo elettrodomestico, quindi in questo caso il danno lo recheresti a tutti ciò che c’è al suo interno;
  • Salumi interi: non ce n’è bisogno, avvolgili in un panno e mantienili a temperatura ambiente;
  • Legumi: discorso simile a quello appena citato. I legumi secchi, al naturale, hanno una conservazione molto lunga e non occorre conservarli al fresco. (Quelli cotti sì, è bene conservarli nel refrigeratore, ma ricorda che se sono già conditi devi consumarli entro 24 ore);
  • Banane e frutta esotica: a temperature basse il processo di ossidazione delle banane si accelera e la maturazione ne risente, quindi non metterle mai in frigo, neanche quelle acerbe. Lo stesso vale per la frutta esotica come avocado, kiwi e mango.

Banane ossidate
Banane ossidate

 

Le uova e l’insalata vanno conservate in frigo?

Le uova e l’insalata meritano un discorso a parte. Sulle uova il dibattito è tutt’ora accesso. Ci sono studi ed esperti che sono per il no (d’altronde al supermercato non le trovi mai nel banco frigo), mentre per altri conoscitori del settore è opportuno metterle nel refrigeratore in quanto sono derivati animali. Non sembra che nessuna delle due soluzioni sia migliore dell’altra, in ogni caso uno dei punti in comune sembra essere quello di il conservarli nel loro cartone originale, dentro o fuori è poco rilevante.

 

Come conservare l’insalata in frigo?

Conservare l’insalata in frigo suona quasi sempre come una missione impossibile da portare a termine. Si inumidisce e rammollisce molto facilmente, ma eccoci in aiuto con un trucchetto: avvolgi l’insalata in un panno, dopo averla asciugata per bene, così riuscirai a proteggerla dall’umidità. L’insalata già condita, invece, non resisterà alle basse temperature perciò è addirittura meglio buttarla se proprio non riesci a mangiarla, così da non occupare spazio inutile che significa sovraccarico.

 

Come conservare gli alimenti in frigo

Una volta chiarito quali cibi subiscono gli effetti delle basse temperature in modo nocivo, passiamo ora a come conservare ciò che è opportuno disporre nel frigorifero.

Non tutti richiedono la stessa modalità di conservazione affinché il tuo cibo mantenga il suo sapore e i suoi nutrienti. Abbiamo visto come per l’insalata un panno può rivelarsi la scelta migliore, lo stesso vale per i salumi aperti o i formaggi.

Per la carne, il pesce e i cibi già cotti la soluzione migliore sono gli appositi contenitori ermetici oppure i fogli di alluminio. Attenzione a non mettere gli involucri a contatto con le pareti bagnate.

Infine, frutta e verdura, se ancora intatte, non hanno bisogno di nessun involucro specifico piuttosto bisogna fare attenzione a dove conservarle. Ne parliamo meglio nel paragrafo successivo.

 

Dove conservare gli alimenti in frigo

Questo è un altro punto importantissimo sull’utilizzo di questo elettrodomestico, perché non tutte le zone sono soggette alla stessa condizione termica. Facciamo però una piccola premessa, è bene chiarire a che temperatura deve stare il frigo: la temperatura ideale su cui impostarlo è di 4/5 gradi.
Questa, come accennato, non è costante in ogni zona, bensì varia e bisogna tenerne conto per evitare spiacevoli sorprese.
I ripiani alti sono soggetti a un rialzo della temperatura impostata. Si può dire che se il tuo refrigeratore è disposto sui 5 gradi, i ripiani in alto ne presenteranno circa 8. Il che li rende ideali per latticini e gli affettati. Oppure per le uova.

Sulle mensole centrali la temperatura è più bassa: qui vanno collocati sughi, salse e cibi cotti.

Il ripiano più basso, soggetto a una condizione termica ancora più bassa (2 gradi) può essere sfruttato per riporre la carne o il pesce ancora crudi: mettendoli lì invece che in alto puoi evitare che sgocciolino sugli altri cibi.

Il cassetto è perfetto per frutta e verdura. Tienile però sempre ben asciutte.

Lo sportello, infine, è la parte meno refrigerata e più soggetta a sbalzi termici data la sua funzionalità: utilizzalo per tutto ciò che non richiede temperature particolarmente basse, come burro, le bibite o i barattoli di maionese e ketchup.

Un’organizzazione perfetta, però, risulterebbe inutile se mantenessi il tuo elettrodomestico in condizioni poco igieniche.

 

Come pulire il frigo

Molto semplice: affidati a rimedi naturali come aceto oppure limone e bicarbonato di sodio, ripassa poi le superfici con un panno tiepido. Importante: completa questa operazione circa una volta al mese, con il frigo vuoto, e ricorda che dopo la pulizia è conveniente lasciarlo un po’ aperto per evitare l’accumularsi dei cattivi odori.

 

Recap e consigli finali

Eccoci arrivati alla fine del nostro manuale sull’utilizzo dell’elettrodomestico più utilizzato in cucina. Prima di passare ai consigli finali, facciamo un breve recap dei punti più importanti:

  • Non tutti i cibi traggono vantaggio dalla basse temperature (e sulle uova il dibattito è ancora acceso);
  • I metodi di conservazione possono differire da alimento ad alimento;
  • C’è una sezione giusta per ogni tipo di alimento;
  • È opportuno eseguire almeno una volta al mese.

Infine tieni bene a mente che: il frigorifero non andrebbe mai sovraccaricato per permettere all’aria di circolare al suo interno, all’umidità di non accumularsi e alle temperature di rimanere stabili. E che gli alimenti non dovrebbero mai stare a contatto l’uno con l’altro, né tantomeno con le pareti che potrebbero bagnarli e rovinarli.

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